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Fisica&Arte contro la CO2

Il progetto si concentra sul tema culturale delle energie rinnovabili, per diffondere la conoscenza in questo settore, sottolineando l'importanza del contatto che la scienza deve avere con la società, e in particolare con l'arte, al fine di produrre tecnologia che rispetti la natura e l’uomo. Come esempio, l' attenzione è rivolta all'energia solare termica e all' uso della biomassa di scarto, con la dimostrazione di un ciclo chiuso virtuoso che può contribuire alla sostituzione del combustibile fossile. Sono mostrati un concentratore solare (esposto in modo spettacolare nel giardino della Biblioteca) e un gassificatore per trasformare la biomassa in gas. La divulgazione scientifica - effettuata attraverso seminari dedicati - è accompagnata da riflessioni artistiche sul tema della luce e del potere del Sole, della sua interazione con la materia e della sostenibilità. Diversi artisti presentano le loro opere e vengono offerti laboratori fotografici in tema. Filologi e antichisti mostrano come alle radici della cultura europea scienza e arte fossero parti integrate della cultura. 

Anno dopo anno aumenta il contenuto di CO2 dell'atmosfera. Spingendo il nostro pianeta verso il disastro. È evidente che le tecnologie esistenti non possono risolvere il problema.
Dove sono le nuove tecnologie, che sono urgentemente necessarie? Ha la fisica giungere alla fine? L'ingegneria ha raggiunto i suoi limiti? Nel nostro progetto di fisica e arte vogliamo mostrare che un nuovo modo di fare la fisica è possibile: la fisica non è fatta in qualche ghetto, separata dal resto della cultura e della società, organizzato dagli amministratori. Ma piuttosto la fisica come parte della cultura umana. Negli ultimi anni questo approccio ha avuto molto successo: per prima cosa abbiamo sviluppato lo specchio lineare, un sistema innovativo per la raccolta concentrata energia solare termica. ("noi" è un piccolo spin accademico insieme con studenti e dottorandi delle Università di Udine e Trieste.)
Lo specchio lineare è semplice, economico, efficiente e funziona anche in inverno e alle latitudini settentrionali. È più conveniente dei combustibili fossili.
Lo specchio lineare apre le porte a una nuova industria rinnovabile, perché è in grado di tostare la biomassa di scarto (che altrimenti si decomporrebbe in CO2) e riscalda durante l'inverno. La biomassa tostata viene chiamata "carbone solare", poiché può sostituire i combustibili fossili in tutte le  applicazioni.
In questo momento fornire calore termico da fonti rinnovabili è una priorità. Ma in futuro si vuole anche produrre energia elettrica dal carbone solare. Le turbine convenzionali hanno molti limiti, quindi vogliamo usare qualcosa di meglio: l' eolipila.
La fisica dietro lo specchio lineare e l' eolipila erano presenti nella grande biblioteca di Alessandria. E' quindi meraviglioso presentare ora i nuovi sviluppi di questa scienza europea perduta in una biblioteca, la biblioteca di Trieste.