Orti in Blu - Annamaria Castellan

Il foro di una fotocamera stenopeica elabora le informazioni così come i sistemi software e hardware di un telefono cellulare, solo in un modo più semplice.

Ancora più semplice è la fotografia denominata “cianotipia”, che in principio necessita solo di due sali di ferro e della luce solare. Anna Atkins, botanica e prima fotografa donna, sperimentò questa tecnica e realizzò lo storico e straordinario Erbario. Nel suo lavoro il processo tecnico della cianotipia si è rivelato al servizio sia dell’espressione scientifica che artistica. E’ stato preso come esempio da scienziati e fotografi, anche se oggi la cianotipia viene utilizzata da artisti.

Se in primo luogo si può affermare che la cianotipia sia l’elaborazione di informazioni con utilizzo dell’energia solare ma con modalità più semplici di quanto sostengono Shannon o Turnig, successivamente, osservando il procedimento di realizzazione di una cianotipia, diventa più comprensibile il processo creativo delle immagini del mondo esterno all’interno del nostro cervello.

L’interesse di Annamaria Castellan per le tecniche fotografiche off-camera, come la cianotipia, le ossidazioni, i lucigrammi, i fotogrammi o rayogrammi e il forostenopeico, nasce nel 2001 quale sperimentazione del processo creativo sdoganato dai meccanismi e indagine sulla comunicazione visiva.Con Fisica&Arte contro la CO2, Annamaria Castellan propone Orto in Blu, una mostra di  cianotipie sue e quelle dei suoi allievi. Sono immagini creative che possono richiamare alla mente le pitture rupestri, quelle ritrovate 50.000 anni fa sulle pareti delle caverne, e che si realizzano, forse, ripetendo le gestualità di allora. Le cianotipie della mostra rappresentano una grande varietà di fiori e piante, biomasse utili per l’energia rinnovabile, e il più antico orto botanico al mondo, l’Orto Botanico di Padova, luogo dove sono conservate, protette.  Per i visitatori di Pysics&Art Contro la CO2 Annamaria Castellan offrirà un workshop di cianotipia aperto a tutti.